mercoledì 25 aprile 2012

La dittatura della nostra mente


Nel mio blog, per quanto possibile, cerco di coinvolgere persone interessanti, iniziative interessanti perlomeno per me... sicuramente particolari, l'unico criterio che seguo è il seguente: devono non solo piacermi ma scatenarmi un po' la testa, devo ovviamente stimare le persone che intervisto, devo trovare qualcosa di davvero speciale nei progetti che segnalo.

Mi fa piacere poter pensare che in un mondo dove la normalità è vedere donne con zigomi tipo nano da giardino, dove è normale vedere palazzoni stile ospedale "Le Molinette" di Torino costruiti davanti al mare e l'insalata crescere in mezza giornata, ecco si dicevo, mi piace poter pensare che esiste anche altro, esiste chi questo mondo lo vuole cambiare, o perlomeno non lo vede normale e si dà da fare per creare progetti alternativi.


Il mio blog non ha nessuna pretesa, scrivere e avere la scusa per conoscere persone nuove (ma anche cari amici!) e con idee un po' diverse è per me una valvola di sfogo, mi aiuta a credere che mio figlio potrebbe incontrare anche qualche illuminato nel suo cammino.

Ogni post l'ho scritto con amore e passione ma il più gratificante è stato quello su Emanuela Favale, NOTAV, che dopo essere stata intervistata da Ruotolo alla trasmissione di Santoro Servizio Pubblico ha accettato quella di Metabolè, son soddisfazioni!

Questa giornata è dedicata a degli eroi che ci hanno liberato da un regime, proviamo oggi a liberarci tutti (io per prima) dalla dittatura che abbiamo nella nostra testa e facciamo in modo che non abbiano dato la loro vita invano!








2 commenti:

  1. brava Cinzia.. torno da un "viaggio del ricordo" sui luoghi segnati dalle arrestazioni di partigiani che facevano (o tentavano) a loro rischi e pericoli di far passare il confine spagnolo ad aviatori della RAF che ripartivano combattere in Inghilterra. Dobbiamo ricordarci gli atti gratuiti di ribellione contro il nazifascismo per trovare la forza di resistere contro il dominio rampante dei possidenti, contro il loro disprezzo dei poveri.

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    1. Grazie Marieke, vivo nell'illusione di poter cambiare qualcosa di questo mondo sbagliato, per fortuna qualche volta messaggi come il tuo mi accendono di speranza.

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