domenica 6 maggio 2012

La prof. Margherita Oggero odia le interviste, si nota?



 

Che onore, la scrittrice Margherita Oggero mi ha concesso un’intervista, beh, intervista è una parola grossa, perché non le ama per niente e quindi ha risposto quasi a monosillabi, ma io sono anni che divoro i suoi libri, per cui poter colloquiare con lei anche solo per posta elettronica è stato un traguardo incredibile!

Quando le ho fatto la proposta mi ha risposto testuali: “sono un'anafabeta elettronica. Se vuole farmi qualche domanda, me la faccia su FB e le risponderò (con calma, perché non entro in FB molto spesso). Cordialmente, M.O.”

Bene. Le inviai le domande e quando arrivarono le risposte volevo piangere, 4 parole in croce, il messaggio era piuttosto chiaro: odio le interviste. 
Le immagini delle copertine dei libri sono protette dal copyright, quindi brutte e piccole... Insomma, che fatica! Credo però che avere un blog come il mio significhi anche questo, far trasparire tutto dei personaggi che intervisto, e quindi eccoci qui. 


Margherita Oggero è una scrittrice torinese di fama nazionale che scrive dei “quasi gialli” che rigorosamente coinvolgono la nostra città, io adoro le sue ambientazioni, il suo modo di descrivere pezzi di Torino che vedo da quando sono nata è unico, infatti molto presuntuosamente confesso che il mio stile si è sicuramente forgiato (forse è meglio volare basso e dire ispirato a) grazie ai suoi romanzi.




Ha lavorato molti anni come insegnante e quasi tutti i suoi libri sono ambientati nel mondo della scuola, uno dei suoi romanzi più famosi "La collega tatuata" è stato ripreso dalla regia di Davide Ferrario nel film "Se devo essere sincera", con Luciana Littizzetto e Neri Marcorè, altri libri hanno ispirato un'intera serie televisiva, "Provaci ancora prof" con Veronica Pivetti come protagonista.



Margherita ci racconta con nascono le sue storie? Tutte di getto o sono frutto di progetti ben pianificati?
Mai di getto le storie, prima di scriverle c'è un lungo lavoro di elaborazione.

Che cosa ne pensa della trasposizione televisiva di alcuni suoi libri? E’ riuscita a riconoscere i suoi personaggi?
Direi che sono abbastanza soddisfatta.

Dai suoi libri traspare sempre un grande amore per Torino e per la scuola, questo affetto è rimasto inalterato nel corso degli anni? Sia la scuola sia la nostra città negli ultimi anni sono radicalmente cambiati.
La città è migliorata (a costo di lacrime e sangue, e ora di disoccupazione e ristrettezze); la scuola no.

Una mia curiosità di lettrice-fan, odia ancora il sushi?
sì, lo detesto e mi dà fastidio anche l'odore. Sono di terra, non di mare.



Questo è il suo ultimo libro, attendo a comprarlo perchè sarà una delle letture estive. Bene prof, fine dell'intervista, l'incubo è terminato!



9 commenti:

  1. Che vuoi che ti dica, si fa quel che si può.

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  2. CIAO NINA, io la signora Oggero l'ho conosciuta circa tre anni fa ....e di sicuro non si ricordera' di me . Lavoro alla cassa di un supermercato e lei è passata da me . Ricordo il suo sguardo gentile e la sua riservatezza tipica del piemontese verace . Trovo che la foto che hai messo nel post la identifichi in pieno.... Credo che sia una grande cuoca perche' non abbiamo parlato molto , ma ho visto il cibo che comprava ...DA VERA BUONGUSTAIA.
    ciao
    http://ilfruttetodelleidee.blogspot.it/

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    1. Ciao Fabiola! Ti confermo che anche io ho avuto la stessa sensazione, riservatezza estrema, che in effetti è tipica dei piemontesi, per questo infatti l'ho pubblicata lo stesso, perchè davvero ho tanto apprezzato il suo sforzo!

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  3. Si sa che noi piemontesi siamo un po' difficili e ci 'espandiamo' poco pero' sei riuscita a parlare di libri significativi per Torino e che si conoscono più grazie alla TV. Quindi ben fatto!

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  4. Grazie Marzia, questo era l'intento :)

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  5. Non sono una grande lettrice, più che altro per mancanza di tempo, ma mi ispira proprio questa autrice conterranea :o)
    grazie
    Lisa

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